Questo articolo ti spiegherà cos’è il Bounce (Rimbalzo) e a cosa serve, ti spiegherò inoltre quanto può essere importate per i tuoi risultati tenere d’occhio questo parametro.
Cos’è il Bounce?
Facciamo un esempio, se una delle tue automazioni manda un messaggio a Mario su Gmail (mario@gmail.com), questa sarà la conversazione tra i servizi Gmail e ActiveCampaign:
ActiveCampaign: Ciao Gmail.
Gmail: Ciao ActiveCampaign.
ActiveCampaign: Abbiamo un messaggio da recapitare a Mario.
Gmail: Ok, perfetto, consegnaci il messaggio e lo invieremo alla casella mail di Mario.
Ovviamente tutta la conversazione avviene in millesimi di secondo, ma questa parte è molto importante per capire perché ogni tanto qualcosa va storto.
Ora vediamo cosa succede se la tua automazione manda un messaggio ad un indirizzo mail che non esiste, per esempio a giorgio@gmail.com:
ActiveCampaign: Ciao Gmail.
Gmail: Ciao ActiveCampaign.
ActiveCampaign: Abbiamo un messaggio da consegnare a Giorgio.
Gmail: Giorgio non ha una casella mail su Gmail, l’account non esiste, buona giornata.
Questo è un Bounce, un rimbalzo, il messaggio non viene consegnato e Gmail ci avvisa che l’account in questione non esiste o è stato disattivato.
Perché i Bounce (Rimbalzi) sono così importanti?
I Bounce sono molto importanti perché ti aiuteranno ad eliminare dalla tua lista tutti i contatti non più attivi.
Inoltre, se continuerai ad usare una lista non aggiornata, quindi inviando mail anche ad account non più attivi, rischierai che provider come Gmail segnalino le tue mail come spam, finendo automaticamente nella cartella spam dei tuoi contatti.
Non preoccuparti, abbiamo già pensato alla soluzione, tutti i contatti che riscontrano un alto bounce-rate (tasso di rimbalzo) vengono segnalati come “bounced” e non riceveranno più le tue mail, in questo modo non rischierai di finire nella casella SPAM del provider mail.
Questo articolo ti spiegherà nel dettaglio la relazione tra Bounce e status del contatto.
Perché i miei messaggio vengono rimbalzati (Bouncing)?
Ci possono essere molteplici ragioni dietro un Bounce (rimbalzo), le riassumiamo in questo elenco:
- L’indirizzo mail non esiste (Hard Bounce). Questo tipo di rimbalzo ha un codice che inizia per 5xx.
Molto probabilmente avrai sempre qualche rimbalzo di questo tipo, perché i provider eliminano automaticamente gli account mail che non vengono usati per anni.
- Rimbalzo temporaneo (Soft Bounce). Questo tipo di rimbalzo ha un codice che inizia per 4xx.
Ad una casella mail possono capitare diversi problemi che sono temporanei, come per esempio un problema con il server mail, o la casella dei messaggi piena.
Se un contatto accumula più di 3 Soft Bounce viene considerata “Bounced” e quindi non riceverà più le tue mail; questo sempre per non correre il rischio di venir segnalato come spammer. - Scarsa reputazione. Se i tuoi messaggi hanno ricevuto molte segnalazioni come spam, alcuni provider potrebbero inserire la tua mail nella loro Spam list.
In questo caso, tutti i tuoi messaggi verranno automaticamente bloccati ed inseriti nella cartella spam dei contatti.
- Contenuto del messaggio. Se i tuoi messaggi contengono frasi, link o immagini che possono essere spiacevoli, o che sono stati segnalati come dannosi, oppure contengono del malware, i provider proteggeranno le caselle mail dei tuoi contatti effettuando un Bounce (rimbalzo).
- Se utilizzi un DMARC per inviare le tue mail, questo potrebbe essere un fattore determinante per un Bounce (rimbalzo).
Puoi usare questo sito per controllare lo stato e l’affidabilità del tuo DMARC.
Se trovi questo record “p=reject” i tuoi messaggi verranno sicuramente rimbalzati, puoi risolvere impostando il DKIM. Se vuoi maggiori informazioni sul DMARC segui questo link.
- Utilizzo di una mail non propria. Se invii dei messaggi da un indirizzo che non ti appartiene (come ad esempio @fineco.com o @google.com) otterrai un Bounce (rimbalzo).
- Tutti i contatti che appaiono sicuramente inventati, come ad esempio 123456@5875.com verranno automaticamente catalogati come “Bounced” con il codice 9.1.5.
Perché ho un avviso sul mio bounce-rate?
Questo può accadere perché hai aggiunto una lista di contatti che non vengono utilizzati da molto tempo, oppure che non esistono o sono inattivi.
Dovresti controllare molto accuratamente la lista che hai appena aggiunto ed eliminare tutti i contatti vecchi o non più attivi.
Oppure la motivazione potrebbe essere che nei tuoi messaggi sono presenti frasi o link che sono stati segnalati come spam, quindi tutti i maggiori filtri spam bloccheranno automaticamente i tuoi messaggi perché contengono file, frasi o link sospetti.
Si può risolvere agevolmente questo problema eliminando il link, la frase o l’immagine incriminata nelle successive campagne.
Un altro motivo dell’alto bounce-rate può essere un alto numero di segnalazioni spam, questo accade quando i tuoi contatti segnalano i tuoi messaggi come spam.
Il problema si risolve da solo se non hai ricevuto molte segnalazioni anche in passato
Come posso ridurre il mio bounce-rate?
Se hai utilizzato dei buoni metodi per ottenere i contatti della tua lista (moduli Opt-in) avrai sicuramente un basso tasso di rimbalzo.
Normalmente avrai solo bounce inerenti ad alcuni contatti che nel frattempo sono stati disattivati, oppure che sono stati scritti erroneamente (spesso gli utenti sbagliano ad inserire la propria mail).
Il bounce-rate si attesterà intorno allo 0.5-1% e la lista si correggerà autonomamente, un bounce-rate del genere è assolutamente normale.
Se invece trovi un alto bounce-rate, il problema potrebbe essere il metodo con il quale hai ottenuto i contatti della tua lista, oppure perché non invii messaggi da molto tempo.
Questo è un elenco delle soluzioni che puoi attuare per abbassare il tuo bounce-rate:
- Utilizza il metodo double otp-in. Questo modulo di contatto è molto utile per due ragioni.
Ti aiuterà ad eliminare tutte le mail non valide, che potrebbero arrivare da spam bot, oppure da errori di battitura.
In questo modo saprai quali contatti sono realmente interessati a seguirti.
Se utilizzi il modulo di ActiveCampaing per ottenere i contatti della tua lista, il metodo “double opt-in” è già abilitato.
Per assicurarti che sia attivo, puoi controllare andando nella pagina dei Moduli del tuo account, cliccare il tasto “Modifica” affianco al tuo modulo, clicca sulla scheda “Opzioni” che trovi in alto a destra e successivamente sotto il campo “Form Action” clicca sulla rotella, si aprirà una schermata dove potrai controllare che “Opt-in Confermation” sia su ON. - Aggiungere un modulo Captcha. Per evitare che gli Spam bot ti riempiano la lista di contatti fasulli, puoi utilizzare la funzione Captcha, questa funzione puoi usarla anche con il metodo procedente double opt-in.
Aggiungere un Captcha al tuo modulo è molto semplice, recati nella pagina Moduli del tuo account e clicca “Modifica” affianco al modulo, nella scheda “Fields” clicca “Standard” e successivamente trascina con il campo Captcha sul tuo modulo.
In questo modo avrai aggiunto la funzione Captcha al tuo modulo, ed ogni volta che un contatto lo compilerà dovrà verificare di non essere un bot attraverso questa funzione. - Invia mail ad intervali regolari. Se non invii mail per il lungo lasso di tempo, è possibile che ne frattempo alcune caselle mail siano state cancellate, perché inattive da diverso tempo. Questo porta ad alcuni Bounce(rimbalzi) e se diventano molti, il tuo sender (ActiveCampaing) può essere segnalato come spammer.
Inoltre se non invii messaggi per molto tempo, i tuoi contatti potrebbero dimenticarsi di te e segnalare la tua mail come spam. - Automatizzare la gestione dei contatti. Le nostre automazioni ti consentiranno di taggare i tuoi contatti in “Attivo”, “Sospeso” e “ Inattivo” in base a quanto tempo è passato dall’ultima interazione con i tuoi messagi.
Questo tipo di automazione può tornare molto ultile in analisi, pulizia delle liste, e come innesco di altre automazioni.
Per utilizzare questa automazione devi andare nella pagina “Automazioni” del tuo account, cliccare “Nuova automazione” e dalla schermata che apparirà, selezionare nel menù di sinsitra “Manage & Track Contatcs”, clicca su automazione e quindi clicca sua “Create”. In questo modo potrai creare l’automazione che desideri ed impostarla facilmente. - Utilizzare un servizio di verifica in tempo reale. Servizi come Briteverify possono verificare immediatamente se l’indirizzo mail è autentico o meno, grazie al pinging delle mail. Questo tipo di servizi è raccomandato solo per chi deve inviare migliaia di mail al giorno.
Ho ottenuto un Bounce da un indirizzo valido. Cos’è successo?
Questo può succedere quando la casella mail del contatto è piena, in questo caso il provider rimbalza il tuo messaggio perché non c’è spazio sufficiente per la sua archiviazione.
Tuttavia i motivi possono essere molteplici, anche un errore interno del mail server o del provider.
Normalmente questo tipo di problemi, se il contatto è autentico, si risolvono da soli ed in breve tempo.
Un caso raro, ma che può capitare, è che il provider commetta un errore e consideri l’indirizzo mail invalido, restituendo un bounce ad ActiveCampaing, anche se in verità il contatto è valido.
In questo caso, se sei sicuro che il contatto sia autentico, contattaci attraverso il supporto e risolveremo subito il problema.
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